“Poiché quelli che sono per la qualità al posto della quantità sono in grande quantità, dove hanno sbagliato?”: è un mio vecchio aforisma che celiava sulla pur giusta moda italica di inneggiare in massa all’eccellenza, al valore aggiunto di stile e innovazione, nell’economia. Oggi, davanti a certe battute d’arresto (anche liguri) di poli hi-tech e marchi prestigiosi, quella massima mi fa ridere meno e dubitare di più: non è che, vista la crisi, invece di inseguire la qualità, sarebbe convenuto conservare la quantità? Enzo Costa
Repubblica Genova 25/06/14
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2 commenti:
mi hai fatto venire in mente una cosa che ormai sui posti di lavoro va purtroppo di moda... pensare alla quantità dimenticandosi la qualità. In pratica la rovina.
Caro Ernest, io, in genere, sono per la modica quantità. Anche riguardo le invocazioni della qualità. Un saluto cordiale
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