Caro ciclista non identificato che, sorpassando a destra la mia auto, sei soavemente passato col rosso, lo so che non tutti i ciclisti non identificati fanno come te, e che non va criminalizzata una categoria. Difatti mi rivolgo a te, non alla categoria, pur nella consapevolezza che la sotto-categoria dei ciclisti non identificati che passano col rosso è piuttosto nutrita. Sappi che non ho preso la tua targa, non avendo tu la targa, ma che saprei riconoscerti dalle terga. Che immagino assai somiglianti ai lineamenti davanti. Enzo Costa
Repubblica Genova 07/12/14
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