Ti prego, scusami
se son volubile
e dall’umore
piuttosto instabile
per cui risulto
così sfuggevole
che sfioro il limite
dell’ineffabile.
Scusami tanto
se son mutevole
se ho questo fisico
ipersnodabile
per niente rigido
ma ultraflessibile
ben più che duttile
direi plasmabile.
Scusa se oscillo
a mo’ di pendolo
se mai sto fermo
ma sempre vagolo
se non m’impunto
bensì m’invirgolo
se uso solo
le sedie a dondolo
e se di notte
sono nottambulo
giammai riposo
bensì deambulo
se sembro in preda
ad un delirio
di chiaro stampo
psicomotorio
giacché il mio scopo,
quello primario,
è deragliare
da ogni binario.
Sarò ridicolo
ma avrò un salario
ecco il miracolo:
sono precario.
Enzo Costa
da Cuore del 07/01/1995
tutti i diritti riservati
Nessun commento:
Posta un commento