Ho tutta la mia comprensione per i famigliari delle vittime del terrorismo, il cui dolore è spesso ingiuriato dall’oblio sulla loro tragedia, o dall’impunità di chi ne fu artefice: vedi il caso Petrella (con tutta la mia insofferenza per una destra di propaganda che dava per fatta l’estradizione della brigatista mercé l’“amico” Sarkozy). Per la nostra Sabina Rossa, che, al contrario dei giudici, non negherebbe la libertà condizionale a chi sparò a suo padre, in carcere da 28 anni, ho tutta la mia ammirazione. Enzo Costa
Guido e Sabina Rossa
Repubblica Genova 18/10/08
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