Dopo i presentatori d’epoca (vista la De Filippi, ridateci la Carrà!) e i politici d’antan (visto Silvio, ridateci Alcide!), eccoci a rimpiangere gli annunci ferroviari di una volta: quelli che non si capivano perché rimbombavano. Invece quelli di oggi non si capiscono perché li sovrasta il volume assordante degli spot. Che a Brignole, Principe e dovunque, fragoreggiano prima, durante e dopo ogni avviso di locale o interregionale soppresso. Viaggiatori e ferrovieri sono soppressi a colpi di réclame crivella-orecchie. Enzo Costa
A crivella
Repubblica Genova 27/02/09
tutti i diritti riservati
Nessun commento:
Posta un commento