A costo di passare per filo-sindaco (tanto un po’ lo sono), segnalo la bella concordanza fra Alice (la bimba, descritta dalla Vincenzi, per la quale è normale che gli islamici preghino in una Moschea) e Gabriele, il bimbo che si è sbafato un pezzo di torta all’apertura dell’infopoint del Gay Pride: anche lui non ha trovato motivi di scandalo (neppure nella parola “infopoint”, che ne meriterebbe). Alice e Gabriele vedono le persone libere dai pregiudizi in cui molti di noi le ingabbiano. Per fortuna i bambini non ci guardano. Enzo Costa
E se si chiamasse Futura?
Repubblica Genova 10/03/09
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