24 Marzo 2009
dalla presentazione di Margherita Rubino, Presidente de I Buonavoglia, in occasione dell'incontro a Palazzo Ducale sull'uscita della seconda raccolta dei Lanternini di Enzo Costa "A farla breve"
Una lanterna fa luce nel buio. I lanternini invece denunciano, fin dalla scelta del nome, l’umiltà programmatica di chi vuol gettare bagliori , minimi per carità, ma costanti sulla vita e sulla cronaca della nostra città. Tutti insieme, negli anni, fanno la Lanterna di Genova. Una selezione degli anni 2003-2008 viene ora raccolta da Enzo Costa in “A farla breve”, ed. Frilli, prefazione di Michele Serra , e sarà presentata martedì 24 al Ducale, sala Camino, ore 17.45 da Luca Borzani, Enrico Pedemonte e Adriano Sansa, presente l’autore. Lanterna di Genova, si diceva, perché le strisce quotidiane di Enzo Costa non sono soltanto commento sapido-critico, satira, dileggio politico. La luce che Costa tenta di gettare sulla città è vasta e completa poiché include, fatto quasi unico tra gli scrittori di generi assimilabili ai “Lanternini”, anche segnalazioni di ciò che funziona, apprezzamenti, lodi verso qualcuno. Soltanto l’occasione di rilievo arma la penna di Enzo Costa e, se il fatto del giorno consiste in una buona notizia o in un successo di Sindaco o Governatore, il corsivista de “Repubblica-Il Lavoro” lo dice tranquillamente, dimostrando un coraggio probabilmente superiore a quello con cui spara bordate al vetriolo contro chi comanda o chi ci rappresenta.
Costa è ‘moralista’ nel senso latino del termine, moralista è vocabolo neutro e designa chi sa ben descrivere, chi sta ben attento ai mores, ai costumi degli altri, e poi anche ai propri di “politologo zuccone”. In quello che scrive c’è acume, non c’è acredine, pure le irritazioni, le proteste, le lettere contro non mancano, in numero va detto infinitamente minore rispetto alle mail di assenso e ai plausi che riceve ogni giorno. Costa è in dialogo vivo e quotidiano con le cose e le persone di Genova, e sorprende come il suo handicap invalidante gli consenta di sembrare in giro come una trottola, a levante, a ponente e in ogni luogo. Gli sfugge poco o nulla di ciò che ha rilievo, basta leggere appunto la selezione di ‘lanternini’ degli ultimi 5 anni. La prima reazione è quella della franca, salutare, aperta risata, e che gli dei lo benedicano per questo. Poi subentra l’obbligo della memoria, l’amarezza della scoperta, la sorpresa per le situazioni sempre identiche.
Cito per tutte dai commenti al 2003: il terzo valico viene dato per prossimo; 2004: viene dato per imminente;
2005: viene dato per immanente; 2006: viene dato per fatto; 2007 : viene dato per varato; 2008: il terzo valico viene a casa mia (l’ho sognato dopo aver mangiato pesante).
Margherita Rubino
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