Comprensibile, l’euforia di Biasotti gongolante al Tgr per essere tra i (testuale) “padri fondatori” del Pdl: fare una comparsata sul palco fra giganti della politica come Rotondi e Giovanardi, inorgoglirebbe chiunque. Figuriamoci il fu teleGovernatore, orgogliosissimo di avere strappato un’inquadratura mentre Silvio faceva distribuire ai fedeli la pergamena col suo Vangelo del ‘94. Al Corriere Mercantile ha rivelato: “Dopo questa apparizione, molti mi riconoscevano”. Se è intonato, può superare Apicella. Enzo Costa
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