Tale è l’accelerazione della degenerazione al Potere, che ti ritrovi a dirti: “Non ci sono più le Noemi di una volta!”. Ti pare quasi che il viaggetto a Casoria – rispetto alle comitive di “utilizzate” sbarcate a Palazzo Grazioli – avesse tinte pastello. E soppesi tristemente la sozzura delle offerte in natura: meno peggio le minorenni da Lui visitate o le escort a Lui rifilate? La fede nei book di Fede o nei festini di Tarantini? Stai per ribadirti l’idea (oscena) che l’affaire Letizia dia minor mestizia, quando pensi al finale: il padre che, per avallare la storiella edificante di Silvio amico di famiglia tenero con l’allora bimba come coi genitori, parlò della sua vicinanza al loro lutto per la morte in un incidente dell’altro figlio. Versione subito scricchiolante, che oggi appare falsa. Un papà che, per salvare il Capo e se stesso, non esita ad usare in modo menzognero la tragedia della scomparsa del proprio ragazzo: potrebbe esistere un segno di corruzione morale più forte? Enzo Costa
Papà(veri?) e papi(falsi!)
L'Unità 29/06/09
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