Su Repubblica Genova del 21 Giugno 2009, era stato pubblicato il Lanternino L'ALTRO, in cui Enzo, in quattro righe, citava un servizio di Enzo Melillo del Tgr Rai. Ecco di seguito la lettera inviata da Melillo a Repubblica e la replica di Enzo.
Ora che la Provincia di Savona è passata dal centrosinistra al centrodestra, cosa farà Enzo Costa? Scriverà che a propiziare questo cambiamento è stato il servizio del 16 giugno “dell’inviato Melillo del Tgr” (grazie per la qualifica, ma sono solo un redattore ordinario)? Domenica 21 giugno Enzo Costa, in un Lanternino che brillava solo per il suo livore, ha pesantemente criticato un mio servizio andato in onda quattro giorni prima sul telegiornale Rai della Liguria. Mi accusava di faziositàa favore del centrodestra, per aver ricordato due dati di fatto: 1) la Lega Nord ha ottenuto il 10% alle Europee e l’11% alle primarie per l’elezione del presidente della Provincia di Savona; 2) l’Idv, in Parlamento non è in sintonia con il Pd sul modo di fare opposizione. Peccato che non abbia considerato anche la domanda da me posta all’on. Paladini dell’Idv “Voi sostenete Boffa anche perché siete convinti del suo programma?” e la relativa risposta “Sì, lo apprezziamo per il buon operato come consigliere regionale e siamo convinti che sarebbe un buon presidente della Provincia”, affermazione, mi pare, tutt’altro che dannosa per il centrosinistra. Davvero singolare, poi, essere accusati di faziosità da chi con il suo Lanternino tirava la volata al candidato del centrosinistra nel primo dei due giorni di ballottaggio, a urne aperte… Questa volta Enzo Costa ha proprio sbagliato bersaglio, colpendo un uomo che svolge la sua professione con estrema serietà, come peraltro gli hanno già fatto notare colleghi di buon senso che conoscono sia lui che me. Premesso che non devo dimostrargli nulla, per me parlano i fatti, cioè anni di servizi caratterizzati da equidistanza e correttezza. Ma Costa non sembra essersene accorto, nonostante segua con molta attenzione i telegiornali della Rai e delle private. In ogni caso, farebbe bene a ricordare che le regole della deontologia professionale e del rispetto per gli altri valgono anche per chi scrive sul Lanternino: il sacrosanto diritto di critica non significa licenza di offendere.
Ps. Fra le mie cravatte, ne ho una azzurra e un’altra color arancione-ruggine: mi auguro di poterle mettere durante i servizi e la conduzione dei tg senza essere tacciato di sbilanciamento verso il centrodestra…
Enzo Melillo, giornalista Rai della Liguria
Che peperino! Il professionalissimo (e spiritosissimo) Melillo, su due domande-considerazioni rivolte ad ognuno degli esponenti dei partiti alleati con i candidati al ballottaggio nel savonese (la Lega e l'Italia dei Valori), ha riservato un quesito scomodo solo al rappresentante dell'Idv, senza farne uno analogo (pur possibile, in tema di distanze dal Pdl) al leghista. L'ho scritto e lo confermo. Non era una critica pesante, né tantomeno un'offesa in libertà, ma un dato di fatto che Melillo non può smentire. Tiravo così la volata al centrosinistra da vaticinarne la sconfitta ad urne aperte (non lavorando per il servizio pubblico televisivo, non devo attenermi alla par condicio, io). Interessanti, le pur vaghe allusioni alle opinioni dei colleghi (io, anche se me ne fosse giunta qualcuna di tipo diverso, non la utilizzerei come replica: non sarebbe professionale), e belle le altre battute (su tutte, "primarie" al posto di "primo turno"), che mi rallegrano quasi come aveva rallegrato Melillo un mio vecchio lanternino su di lui nient'affatto critico, che adesso avrà incenerito. L'unica mia inesattezza è averlo definito "inviato". Ma lo faranno.
Enzo Costa
Enzo Melillo
Repubblica Genova 28/06/09
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