Un modo è, come ha fatto qui Massimo Calandri, fare i nomi: Marisa, Graciela. Colorare di un’identità e di una storia precise, l’uguale disperazione delle persone cui il pacchetto insicurezza del governo illiberal-padano rende faticoso e pericoloso partorire in ospedale, iscrivere i figli a scuola, vivere. Dare fisionomia a chi si cerca di sfigurare col marchio “clandestini”, è un modo per non darla vinta agli sfiguratori. Un altro è non tenere in clandestinità il nostro sdegno, manifestandolo oggi, davanti alla Prefettura. Enzo Costa
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