“Berlusconi da Padre Pio: DI PIU'!”: la strepitante voce di Sandro Mayer, l'editorialista delle dive, intonava lo strepitoso tormentone dell'estate. Nulla più (“DI PIU'!”) di questo martellante spot pre-Perdonanza dipinge l'Italietta spottanata d'agosto, con il direttore del rotocalco per famiglie (cristiane) allargate che nella sua mercanzia gossipara, fra un tronista infoiato per Tina di “Uomini e donne” e un Pupone romanista attizzato da un equilibrato schema 90-60-90, espone la profezia-reality di un summit fra il Papi di Arcore e il Padre di Pietrelcina. Summit di espiazione, ça va sans dire, nel senso che la causa non viene detta. Tacendo il peccato, si nobilita il peccatore, pur non santo, elevandolo al rango del frate stigmatico. Anzi, DI PIU'! C'è la commistione sacro-potere tipica di certi populismi. Ma quel “Berlusconi da Padre Pio” va oltre, evoca duetti o duelli da cinema fantamitologico, tipo “Maciste contro Tarzan” o “Ercole sfida Godzilla”. Cosa (non) volete DI PIU'? Enzo Costa
Saprà Padre Pio che Fratello Silvio non è andato alla Perdonanza?
l'Unità 31/08/09
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