E a un certo punto non sai più se stai piangendo dal ridere o dalla commozione, se stai sentendo la drammaticità della Commedia o la tragicità di un’attualità grottesca, se stai pensando alla desolante unicità di questi nostri tempi o all’eterno ritorno delle maschere (dis)umane, se stai provando vergogna per il cupo Medio Evo dell’Italia contemporanea o stupore per i bagliori di civiltà di sette secoli fa. Sai solo che sei lì, insieme a tantissimi, con mente e cuore cullati e salvati dal poeta Benigni. Enzo Costa
Dalle stalle..
..alle stelle.
Grazie, Roberto.
Repubblica Genova 05/09/09
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