C’è Plinio che, fendendo aere e timpani, si indigna nei tiggì. Mi colpisce lo scomposto oscillare del capo: la traduzione mimica dei moti della sua anima? No, cagione di quel movimento convulso è l’oratoria littoria: la pur dura capoccia di Plinio viene fisicamente scossa dalla potenza dell’emissione sonora del medesimo. Insomma, spara strali col rinculo. Tale e quale la mia bassethound, che quando abbaia col suo vocione si auto-infligge violenti scrollamenti del muso. Poi però tace e va a cuccia. Lei. Enzo Costa
Plinio un attimo prima del rinculo
Repubblica Genova 24/09/09
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