Mentre la politica culturale della destra è passata dalla fase uno (veline in tivù) alla fase due (veline in Parlamento), colpisce che il ri-commissariamento del Carlo Felice, prima che alla sindaco, fosse noto al pidiellino Cassinelli: un caso di chiaroveggenza pre-elettorale. Una fonte attendibile (la mia fantasia maligna) rivela che Bondi si negava al telefono alla Vincenzi per via di un suo impegno: scrivere questa poesia: “Fiore aulente / Alba luminosa / Candido trottolino / Erre moscia radiosa”. Il titolo? “A Cassinelli”. Enzo Costa
Cassinelli estasiato per l'aulico canto
Repubblica Genova 03/10/09
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