L’aeroporto (idroscalo?) affrescato da Renzo Piano; il carcere galleggiante minacciato dal ministro Alfano; il polo petrolchimico vagheggiato da molti. Il mare - oltre che di pesci più o meno intossicati, cetacei più o meno santificati, navi da crociera e dei veleni – è sempre più habitat di sogni o incubi perfetti. La sua sconfinata vastità istiga fantasticherie meravigliose o ingegnerie angosciose di soluzioni provvidenziali o finali. Progetti che però si rivelano o paiono irrealizzabili: come se fossero scritti sull’acqua. Enzo Costa
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