Però è ficcante, la spiegazione fornita da Gustavino ai suoi elettori polceveraschi: non si dimette da senatore, pur avendo lasciato il Pd in cui era stato eletto, perché non è lui ad essere cambiato, ma il Pd. Ergo, si attendono sviluppi: in Parlamento restano i soli democratici coerenti: Gustavino, Rutelli e la Bianchi. Tutti gli altri si dimettono, Veltroni e Bersani compresi. La Binetti fa come sempre: resta nel Pd e vota col Pdl, però col cilicio. E gli elettori polceveraschi? Si rassegnino. O rassegnino le dimissioni. Enzo Costa
L'espressione rassegnata e dimessa (almeno quella!) di Gustavino
Repubblica Genova 13/12/09
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2 commenti:
Beh, già nel '92 Corrado Guzzanti espresse compiutamente il concetto: "Se i partiti non rappresentano più gli elettori, cambiamoli questi benedetti elettori." (dal "Libro de Kipli").
I polceveraschi si mettano il cuore in pace.
Saluti,
Mauro.
E chi non si dimette, Costa lo colga!
E.
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