Da parole e faccia di Zoccarato, ho capito che c’è un complotto demo-pluto-scenografico contro Sanremo. Lo sceriffndaco, con l’aria affabile di chi non escludeva di spezzargli gli arredi, ha chiamato “tizio” lo storico scenografo Castelli, reo di non aver messo a dimora fiori autarchici sul palco dell’Ariston. L’audio imperfetto non mi ha permesso di udire se avesse amabilmente scandito “Credere, obbedire e innaffiare!”. La cronista del tg, per errore, gli ha dato del “sindaco di Imperia”. Stiamole tutti vicini. Enzo Costa
Antonella Clerici offre al Sindaco il bouquet della pace
Repubblica Genova 18/02/10
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