"È bello che palese": così Biasotti, nel barba a faccia con Burlando su Telenord, ha sistemato l'alleato Musso. "È bello che palese" che, se non dirà un no categorico alla Moschea, non sarà il candidato sindaco della destra. Mi è venuto da compatire il povero Enrico, sacrificato sull'altare elettorale dal furbo Sandro. Ma poi ho pensato che se la caverà con uno dei suoi illusionismi dialettici. La solidarietà va alle brave persone straniere di fede islamica, cinicamente maltrattate per un pugno di voti italiani. Enzo Costa
Biasotti e il Bel Pa(l)ese
Repubblica Genova 25/03/10
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