Capisco che a Scandroglio toccasse d'ufficio di fare da alter ego sacrificale al servizio del Tgr su Burlando, D'Alema e don Gallo. Ma l'aria stropicciata, il capo mollemente inclinato, le critiche sbadigliate al centrosinistra ed il fondale azzurrino da fototessera d'epoca, donavano alla sua performance catodica un vago sapore di svogliatezza. Dava l'idea che quella, per lui, fosse una giornata di noiose incombenze: prima un'otturazione dal dentista, poi la dichiarazione al tg, subito dopo il rinnovo della patente. Enzo Costa
"No, non ho detto gioia, ma noia, noia, noia!"
Repubblica Genova 18/03710
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