Irrilevanti il suo nervosismo lessicale (a Primocanale, sparava raffiche di "e quant'altro"), il politichese con cui si addolciva la pillola, l'incrinarsi della sua icona marmorea di crociato reduce dall'anatema al Gay Pride e dalla questua di voti cattolici "di suora in suora" (testuale), lo sfaldarsi della Santa Alleanza con i devoti padani. La sostanza è il sì, condizionato ma effettivo, del presidente azzurro del Centro-est Siri alla libertà di culto (leggi "Moschea"). Quando la civiltà avanza, non contano i dettagli. Enzo Costa
Raccolta voti di Siri
Repubblica Genova 16/05/10
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