Fino all’altro ieri, sul fatto che per denunciare gli effetti nefasti della legge bavaglio occorresse mettersi per un giorno il bavaglio, il dibattito era stato acceso. C’era chi sosteneva l’efficacia esemplare del silenzio e chi ne criticava gli esiti disinformativi: due scuole di pensiero. Io mi iscrivevo ad una per poi trasferirmi all’altra, in un concitato pendolarismo scolastico da ansia per la grave situazione. Chi invece marinava era l’Imbavagliatore di Arcore: se ne stava zitto, in fiduciosa attesa di zittire gli altri. Enzo Costa
Repubblica Genova 10/07/10
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