Hanno protestato i tifosi per la tessera del tifoso, i giocatori per le zolle che si tagliano con un grissino, il Comune per le spese richieste dalla Federcalcio, i residenti per il rischio di limitazioni alla circolazione imposte dall'Uefa. Ma c'è di più: per non perdere l'agibilità del Ferraris, sono stati installati dei botteghini all'interno dell'Istituto Firpo-Buonarroti, garantendo un'allegra compresenza di studenti e tifoserie: inevitabili, penso, le proteste dei professori. Ovviamente di quelli sopravvissuti alla "riforma" Gelmini. Enzo Costa
Repubblica Genova 10/09/10
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