Ho visto, su Primocanale, quel vecchio leone di Alfredo Biondi ferito dalla deriva populista del Popolo della libertà. Mentre, ruggendo e struggendosi, lamentava la mancata configurazione dei seguaci di Silvio in partito liberale di massa, mi faceva tenerezza, e anche un po’ di stupore: ma benedetto zio Alfredo, mi veniva da dirgli affettuosamente, come hai mai potuto pensare che una setta di papisti, ossia di adoratori del corpo mistico e del volto fardato di Papi, avesse una qualche affinità col liberalismo? Enzo Costa
Repubblica Genova 21/10/10
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