Mi esento per un anno dall’attenzione ai movimenti tattici di Monteleone. Il fatto è che è presto: da qui alle comunali del 2012, chissà quante altre cene ad Avegno, colazioni a Uscio, merende a Né organizzerà il Nostro, ogni volta variando menù, convitati e (sussurrati) piani politici. Nella sua lunga marcia per le regionali, a un certo punto flirtò sulla Moschea con Rosso e Plinio, che poi mollò. Con lui, faccio come certi saltatori con l’asta: evito le (sue) prime prove, superflue. Quando sarà ad altezza voto, gli do retta. Enzo Costa
Repubblica Genova 05/12/10
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