Non discuto se, in punta di diritto, abbiano ragione i cittadini di Recco che hanno avviato una causa collettiva per i danni economici (e morali?) subìti dell’evacuazione per il disinnesco della bomba: può darsi che la società titolare del cantiere e il Comune siano davvero responsabili. Però colpisce quest’urgenza di monetizzare il monetizzabile davanti a uno scampato pericolo, pensando al pericolo non scampato da chi, sessant’anni fa, sotto un diluvio di ordigni, pensava a tutto fuorché ad una class action. Enzo Costa
Repubblica Genova 26/01/11
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