“Il giardino d’inverno è un concetto che il pensiero non considera”: viene da parafrasare la canzone sul mare di Ruggeri, riguardo l’attonita tristezza suscitata dai sontuosi arredi vegetali e sanitari del Prefetto. E “poco moderno” il giardino (come il megabagno) lo è davvero, evocando superattici democristiani anni ‘80; o forse è postmoderno, come una casetta ministeriale vista Colosseo (ora all’insaputa è il costo di bidet e veranda). Ed “è qualcosa che nessuno mai desidera”? Beh, qui non ci giurerei. Enzo Costa
E se il prefetto fosse invece un ammiratore di Antonello Falqui? (A.)
Repubblica Genova 18/01/11
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