Ha sedato la mia crisi d’astinenza, vedere Biasotti rispolverare lo sguardo da sciupatelecamere per sussurrare alla lucina rossa del Tgr che avrebbe fatto qualcosa al fine di indurre il governo di Papi a mantenere i suoi impegni finanziari per il Carlo Felice. Irresistibile, la sua espressione da tombeur de télécaméras, mentre si abbandonava ad un flautato rammarico per le troppe Fondazioni liriche sparse per lo stivale. In un colpo solo, stava spezzando le reni all’Arena di Verona ed il cuore al teleobiettivo. Enzo Costa
Repubblica Genova 24/02/11
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