Mi piace pensare che l’albergo “Americano” di Rezzoaglio, con quel suo nome ingenuamente magniloquente tipico dei sogni di una civiltà rurale, abbia offerto (come ho intuito dalle cronache) la miglior accoglienza possibile ai profughi tunisini. Nelle mie vacanze d’infanzia, la Val d’Aveto mi sembrava un pianeta fuori dal tempo: ecco, la sua ospitalità a chi fugge da guerra e paura, un’ospitalità sobria, austera, opposta alle isterie inurbane della società urbana, ci dice che c’è una solidarietà antica, che resiste. Enzo Costa
QUI le foto di Andrea Leoni che mostrano i 30 tunisini ospiti dell’Albergo Americano di Rezzoaglio
Repubblica Genova 22/04/11
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