Ho fatto un sogno: nessun ministro Matteoli annunciava più che il Terzo Valico era imminente; nessun sottosegretario Giachino prefigurava più in italo-piemontese l’inizio dei lavori; nessun luigigrillo giurava più che il contenzioso RFI-Impregilo era in via di risoluzione, anzi: paventava che sarebbero volati i binari morti. Nessuno spargeva rituale ottimismo. Tutti erano scettici e diffidenti, anche il cugino credulone di luigigrillo. Proprio per questo, il Terzo Valico partiva. Un sogno bizzarro, ma mica tanto. Enzo Costa
Repubblica Genova 02/04/11
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