Malgrado i fischi pavloviani dei precari Amiu (scattavano automatici ad ogni applauso della platea, meno politici di quelli dei tifosi doriani a Maccarone), ho ascoltato e condiviso le parole di D’Alema alla Festa Democratica sui ritardi dell’Europa, il risveglio dell’Africa e il disastro dell’Italia. Poi, da non credente, ha fornito una prova dell’esistenza di Dio: il fatto che in questi anni si siano eletti Presidenti della Repubblica capaci di arginare Silvio. Ci ho riflettuto e, da agnostico incallito, mi sono convertito. Enzo Costa
Repubblica Genova 08/09/11
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