Il genovese dell’anno prossimo sarà quel cinquantenne che, in caso di alluvione (tocchiamo ferro), prima di accusare il sindaco vecchio o nuovo, soccorrerà la città, come quest’anno hanno fatto molti ragazzi (ma non lui). Sarà quel diciottenne che andrà a votare, malgrado quello che combinano dei politici pessimi, malgrado quello che gli dicono degli adulti cinici (alcuni dei quali quest’anno non hanno spalato il fango). Sarà chi capirà che, per rendere migliori Genova e il mondo, dovrà essere migliore lui. Enzo Costa
Ai posteri l'ardua sentenza..
Repubblica Genova 31/12/11
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