Ho letto sul web che Francesco Zanardi, meritorio attivista per i diritti dei gay e accusatore di preti pedofili, si candida per Democrazia Atea a sindaco di Genova (ma non era di Savona?). Non l’ho letto sui giornali. Resta comunque il fatto che, per un partito, “Democrazia Atea” è nome inquietante: sembra un occhio per occhio scaduto contro “Democrazia Cristiana”. “Democrazia Laica” saprebbe di libertà. Ma “Democrazia Atea” è ossimoro minaccioso: se un iscritto credesse in Manitù, verrebbe espulso? Enzo Costa
Repubblica Genova 21/03/12
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