Venerdì, alla Facoltà di Lettere, si poteva ammirare Genova città aperta alle culture. In un convegno organizzato con la Regione dal Festival Suq, si è ragionato sull’integrazione dei ragazzi immigrati, su fatiche e successi dei loro eroici insegnanti, su come il teatro produca il superamento delle diffidenze e dimostri l’arricchimento dalle differenze. Parole preziose dell’antropologo Aime, e un mirabile assolo del musicista Eyal Lerner: narrava la magia aggregante della musica con frasi magicamente musicali. Enzo Costa
Repubblica Genova 06/05/12
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4 commenti:
Caro Enzo,
grazie per le tue parole così gentili e generosi.
Spero, quest'anno, di poter offrire agli amici del Suq uno spettacolo nuovo con il mio nuovo coro dedicato prevalentemente alla vasta e versatile musica ebraica - un coro, bisogna sottolineare, costruito da circa 30 persone di fedi diversi con una maggioranza non ebraica. E' un'esperienza bella e gioiosa che dimostra il potere morbido (Soft-Power) della musica, in questo caso, popolare.
Spero di poterti incontrare presto per poter conoscerti meglio e per scambiare pensieri e riflessioni.
Grazie di nuovo per le tue parole
Eyal
(eyal.lerner@gmail.com)
Grazie a te, caro Eyal. Il tuo intervento al convegno è stato bellissimo, per me quello più intenso ed autentico. Confido di poter vedere al Suq il nuovo spettacolo di cui mi scrivi, ho già avuto la fortuna di ammirare il tuo talento di musicista, e la tua capacità di regalare emozioni a chi ascolta. Al prossimo incontro, allora. Un abbraccio.
Mi associo alle parole di Enzo: io ti ho visto in campo (o meglio, nell'auditorium della mia scuola ;-)) due anni fa e ricordo molto bene come sei riuscito a catturare i ragazzi (con le parole e la musica) e a farli cantare, dapprima timidamente, poi a gola spiegata. Grazie di cuore per quello che fai.
Aglaja
Cari Enzo e Aglaja,
grazie di nuovo per le vostre parole calorose. Non resta che augurarci di incontrare presto...Shalom/Salamat
Ey
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