“I Testimoni di Geova sono convinti che la fine del mondo sta per
arrivare. Io no, ma quando loro bussano alla mia porta, arrivo ad
augurarmelo”: è un mio aforisma, che avrei potuto riconvertire per la
profezia Maya. Qui però la mia insofferenza con pulsioni
(auto)distruttive non era imputabile ai seguaci della profezia, ma alla
quantità letale di servizi, articoli, spiritosaggini dedicati al 21
dicembre. Sull’apocalisse, tutti abbiamo fatto almeno una battuta che ci
sembrava brillante. Ma in realtà non era la fine del mondo. Enzo Costa
Repubblica Genova 23/12/12
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