Un amico (non solo) di Facebook racconta in rete che aveva dimenticato il cellulare sul treno, ma poi è riuscito a recuperarlo grazie ad un agente della polizia ferroviaria e ad un capotreno impegnatisi nelle ricerche con una disponibilità straordinaria. Una storia bella da leggere, in tempi di esasperazioni, rabbie, ire (giustificate, per carità!) fomentate da furbi capipopolo miliardari. La gentilezza c’è, ed è rivoluzionaria, e narrarlo su social network di solito grondanti furori collettivi può anche renderla contagiosa. Enzo Costa
Repubblica Genova 24/09/13
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