Forse l’ho visto, uno dei 159 furbetti del contrassegno che hanno utilizzato irregolarmente il distintivo per disabili: è quel ragazzotto che ha parcheggiato la berlina nello spazio riservato ai portatori di handicap, allontanandosi di corsa. O è quell’uomo che è sceso dinamico dal suv lasciato in doppia fila per prendersi un drink. O è quella signora che sfrecciava con la smart sulla corsia dei bus per fiondarsi al corso di ballo. Chiunque dei tre fosse, è solito lamentarsi dei politici che sono tutti ladri, della Casta, dello Stato. Enzo Costa
Repubblica Genova 02/10/13
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