Gli sprangatori a volto coperto che si sono accaniti su quattro senzatetto, sono dei poveracci. Letteralmente: persone povere di coraggio, di intelligenza, di umanità, di sensibilità. Uomini che, frustrati dal nulla spirituale in cui vivono, magari si sentono autorizzati da una crisi che tocca tutti a sfogare istinti selvaggi su un comodo capro espiatorio: a incoraggiarli, oltre all’anonimato da branco, l’esempio di insulti xenofobi vomitati ogni giorno da certi politici. Ancora più ripugnanti di loro, perché consapevoli. Enzo Costa
Repubblica Genova 28/01/14
tutti i diritti riservati
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