Dalle terribili immagini di violenza sui disabili psichici nella residenza sanitaria di Vado emerge, innanzitutto, l’abbrutimento di operatori incapaci di fronteggiare il disagio mentale con la cura che deriva dall’unione di sensibilità e professionalità. Si coglie anche, in quelle sequenze mute di pura efferatezza, una sorta di vertigine da impunità. E, quindi, l’istigazione al male che proviene dall’assenza di controlli. Forse pure l’idea, di noi tutti, che queste patologie non ci interroghino: diserzione che incoraggia gli abusi. Enzo Costa
Repubblica Genova 19/04/14
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