Blogautore su Repubblica.it Sito ufficiale ... Vignette di Aglaja icone-fbEnzo su Facebook Sabato 29 novembre 2014, ore 16:30, presso il museoteatro della Commenda di Pré (Genova), INAUGURAZIONE MOSTRA "TRA IL DIRE E IL DISEGNARE C'E' DI MEZZO IL MARE" Un mare di culture, integrazioni, divagazioni per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. Con la partecipazione musicale di Roberta Alloisio e Mauro Sabbione.

sabato 27 settembre 2014

LEMMI LEMMI (dizionario semiserio): EPOCALE - da LEFT 27/09/14

L’epoca di epocale sembra tramontata. L’aggettivo furoreggiò durante l’evo berlusconiano, specie nella sua fase terminale, quella bungabunghesca, quando risuonava stentoreo in bocca all’allora Cavaliere, come tonitruante artificio oratorio con cui attutire l’eco mediatica delle sue cene eleganti. Per ogni annuncio di provvedimento, bozza di disegno di legge, schizzo di decreto, su qualunque materia, basilare o no, l’affannato ma sempre fardato Silvio sganciava quell’attributo, destinato alle orecchie di cronisti e storici: prendessero nota che la ventilata riforma, o anche solo il terzo comma dell’articolo 7, era “epocale”. Pare di ricordare che si iniziò, anni prima, con la “riforma” Gelmini, per proseguire con le più personalizzate delle leggi ad personam, e via enfatizzando qualsivoglia quisquilia: alla fine tutto quanto, dell’ultimo Berlusconi di sgoverno, era per definizione (di Berlusconi medesimo) epocale, persino le consulenze di Lavitola. E oggi? Non che l’ipercinetico Renzi pratichi la moderazione lessicale per le proprie cascate di riforme con annesse slide, ed è probabile che “epocale”, per qualcuna di esse, lo abbia detto e/o twittato. Ma non ne siamo certi perché è ipercinetico anche con la lingua, oltre che con la tempistica della sua svolta buona (passata, passo dopo passo, dai 100 ai 1000 giorni). “Epocale”, con Silvio, divenne proverbiale perché, nel suo vocabolario, era stanziale: che epoca, quella! Enzo Costa



LEFT 20/09/14

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