La grandezza di Sabina Rossa, favorevole alla concessione della libertà condizionale a chi prese parte all’uccisione di suo padre, riluce nella limpidezza delle sue parole: quel terrorista, oggi, non è la stessa persona di allora. Sabina, la cui adolescenza fu mutilata dal dolore, avrebbe il diritto di nutrire risentimenti. Invece testimonia, oltre che umanità, un sentimento altissimo: il senso dello Stato. Nel paese del familismo amorale, ha la forza morale di volgere in etica pubblica un dramma familiare. Esemplare. Enzo Costa
Repubblica Genova 30/04/11
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