Domenica 1 maggio 2011, durante il Concertone trasmesso in diretta su Raitre, gli attori Sonia Bergamasco, Claudio Santamaria, Carlotta Natoli e Marco Presta hanno interpretato il "Giro d'Italia in 150 secondi", lettura di massime e pensieri sul nostro Paese scritti da vari autori*. Fra di essi, Enzo Costa, del quale sono stati recitati molti aforismi tratti dal capitolo "Giro d'Italia in 38 aforismi" inserito nel suo libro "Rime Bacate (e aforismi da banco)", uscito per i tipi di Editori Riuniti. Ecco il relativo video e - sotto - l'intero testo, (in rosso quelli citati) pubblicato nella raccolta di Enzo, dal quale sono stati estrapolati i suoi aforismi, più altri pronunciati in momenti diversi.
PICCOLA LITANIA NAZIONALE
In Italia si brancola nelle  emergenze. In Italia si fa di necessità vizio. In Italia si parcheggia  in doppia fila, ma il sogno proibito resta la terza. In Italia il  qualunquismo non paga: vince gratis. In Italia non c’è più il popolo,  però trionfa il populismo. In Italia siamo disponibilissimi a lottare  contro il clientelismo: in cambio chiediamo solo un posto al ministero.  In Italia la maggioranza vince e i cocci sono suoi. In Italia ogni tanto  ci si affida all’Uomo della Provvidenza, dove la Provvidenza sta nel  fatto che capita solo ogni tanto. In Italia i pochi che hanno schifo  dello schifo li chiamano snob, e li snobbano pure. In Italia a un certo  punto si riabilita una schifezza. In Italia a un certo punto hanno  riabilitato il trash. In Italia a un certo punto è divampato l’allarme  immondizia. In Italia a un certo punto si è spento, insieme alle  telecamere. In Italia i carnefici sono spietati, ma i vittimisti feroci.  In Italia si punta sempre alla qualità, all’eccellenza, al merito, e  poi si fa fuoco. In Italia non si finanzia la ricerca perché se si  ricerca troppo alla fine ti scoprono. In Italia gli estremisti di ieri  sono i moderati di oggi ed i reazionari di domani, ma con il fanatismo  di sempre. In Italia si salta sempre sul carro della cosca vincente. In  Italia ci infuriamo con i politici corrotti: è inconcepibile che si  facciano beccare. In Italia ci si indigna a sentenze alterne. In Italia  non ci fidiamo delle ricette facili: ci fidiamo di quelle facilissime.  In Italia abbiamo una buona memoria, solo che non ricordiamo dove  l’abbiamo messa. In Italia teniamo famiglia. In Italia teniamo più  famiglie. In Italia teniamo il Family Day. In Italia dovremmo temere la  famiglia. In Italia non ce la raccontano: basta che ce la sussurrino. In  Italia pensiamo così poco all’interesse generale che quest’ultimo ci  ricambia. In Italia l’etica pubblica è morta e anche l’estetica privata  non si sente troppo bene. In Italia siamo furbi. In Italia siamo  furbetti. In Italia siamo furbissimi. In Italia quelli che non sono  furbi, furbetti o furbissimi ci sono: sarebbero anticorpi, ma passano  per anti-italiani. In Italia gli stadi ribollivano di slogan incivili,  frasi oscene ed insulti razzisti: poi i talkshow politici gli hanno  fregato il format. In Italia c’è poco sentimento e molto  sentimentalismo, poco pentimento e molto pentitismo, poco talento e  molti talent show. In Italia siamo nei reality show fino al collo. In  Italia ci si guarda poco allo specchio e molto alla tv, che è uno  splendido specchio deformante. In Italia leggiamo poco, di conseguenza  ci beviamo tutto. Enzo Costa
E, come recita un altro aforisma di Enzo citato da Marcoré in un momento precedente del programma, Guai a chi si beve che la cultura non si mangia! E infine: La satira deve avere dei limiti, ma la realtà di più.
* Leonardo Sciascia, Orson Welles, Winston Churchill, Ennio Flaiano, Giuseppe Pontiggia, Andrea Pazienza, Federico De Roberto, Federico Fellini, Massimo D'Azeglio, Carlo Emilio Gadda, Vittorio Sereni, Natalia Ginzburg, Roberto Benigni, Giorgio Bassani, Piero Calamandrei
* Leonardo Sciascia, Orson Welles, Winston Churchill, Ennio Flaiano, Giuseppe Pontiggia, Andrea Pazienza, Federico De Roberto, Federico Fellini, Massimo D'Azeglio, Carlo Emilio Gadda, Vittorio Sereni, Natalia Ginzburg, Roberto Benigni, Giorgio Bassani, Piero Calamandrei
 
 
 
Nessun commento:
Posta un commento