Lanternino grondante invidia, scritto com’è nel modesto salottino della mia modestissima casetta, e non nel sontuoso salone della sontuosissima villa del ministro Scajola, dove, lunedì, si è tenuta una riunione plenaria con deputati, senatori e consiglieri regionali liguri del Pdl (dunque, dimora sterminata, e al limite Biasotti e Bornacin li avranno messi sul terrazzo). Dopo Villa San Martino, Palazzo Grazioli e Villa Certosa, Casa Scajola: la politica, più che nel sangue, bisogna averla nel catasto. Enzo Costa
Biasotti, visibilmente contrariato, si avvia verso il terrazzo. Sullo sfondo, Scajola, bravo bricoleur, dà gli ultimi tocchi al cancello che delimita il bagno
da La Repubblica Genova 10-09-08
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