Ma salire sul bus “ateo” significherà condividerne il messaggio pubblicitario, o sarà come montare sul bus col faccione dell’ottico british pur essendo indigeni e con tutte le diottrie? E c’è mica da temere la piaga (biblica) degli autisti obiettori di coscienza? E non è che qualche devoto federalista replicherà tappezzando la Volvo o l’Ape di scritte inneggianti al Dio Po? E se un’auto sconfinerà nelle strisce gialle, chi fermerà la predica di un passeggero credente del tipo “Vedete, se Dio non esiste tutto è lecito”? Enzo Costa
E invece Dio c'è: ha aperto un locale a Lido di Camaiore
Repubblica Genova 15/01/09
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