Finché sull’ateismo da bus discutono credenti e miscredenti, Curia e Uaar, guelfi pacifici e ghibellini miti, amen. Ma ora il gioco si fa duro: se gli ultrà della fede Plinio e Bornacin denunciano al Garante la “pubblicità ingannevole” (loro, adepti dell’Imbonitore Azzurro Fardato!), pavento un’escalation: Giuliano Ferrara che, dopo i teo-con, fonda i teo-tram, conducendo da kamikaze mezzi pubblici per devoti doc. Chi vi sale, non può fare testamento (biologico). Grazie a Dio, guidando lui, i posti sono tutti occupati. Enzo Costa
Presidio
Repubblica Genova 17/01/09
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