Dal 6 novembre sono in crisi di astinenza. Manifesto tremori, pallori, turbe ansiose e attacchi isterici da insostenibile mancanza di un’imprescindibile sostanza: le anticipazioni del Libro di Vespa. Vivevo per quelle dosi quotidiane di virgolettati ricavati dal Tomo del Sommo Conduttore, spacciati via Ansa e iniettati tramite giornali e tivù nelle mie vene di mediatico-dipendente. Produttore e pusher, consapevoli di quanto desiderassi quelle (non)notizie tossiche, me ne fornivano modiche ma sistematiche quantità. La mattina mi svegliava un pensiero: sapere da tiggì e quotidiani cosa aveva affermato, proclamato, decretato Papi in un paio di righe dell’incombente Opera, e (in subordine) cosa avevano mormorato Fini e Rutelli. Saputolo, mi acquietavo, fino a che il bisogno si ripresentava per essere placato dalla dose serale. Ora, con l’uscita del Libro più pre-letto del mondo, fine delle anticipazioni e inizio della mia crisi. Vi prego, aiutatemi. Spacciatemi delle posticipazioni.
"..e oggi che c'inventiamo per i grulli?"
l'Unità 09/11/09
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