Il tono non era da Cinegiornale Luce o da Fascisti su Marte (idea di Corrado Guzzanti che ispira molte news Raiset). Poco littori, stavolta, gli accenti del cronista, ma non i fatti e, qua e là, le parole: “Aspettando Silvio Berlusconi all’aeroporto di Venezia, si mostra sereno il Governatore uscente del Veneto Giancarlo Galan, piuttosto contrariato questo vogatore” (un gondoliere rischia un bagno involontario causa moto ondoso da motoscafo blu). Più che un servizio del Tg2, un quadretto d’epoca: per la serie “Casta: chi era costei?”, ecco Lui, in nero da disimpegno ufficiale, che con scorta acquatica solca virile il Canal Grande, dopo il volo di Stato con Marina, nipotino, Letta e Ghedini, per una visita privata ad un Palazzo patrizio acquistabile. Ecco il federale, pardon Governatore Galan, fresco di cacciata pro-Zaia e in attesa di ricompensa formato ministero, che farfuglia frasi di allegra devozione al Capo. Veniva da invidiare il gondoliere. Enzo Costa
"Galan, non hai capito: io volevo il balcone di Piazza Venezia, non di un palazzo a Venezia!"
l'Unità 25/01/10
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