Forse si può davvero. Si può riqualificare un quartiere sfigurato dall’industria senza cambiargli i connotati (l’industria resta, però pesa meno) ma alleggerendone la fisionomia. Il Cineporto di Cornigliano è un’utopia pragmatica: là dove c’era l’acciaio più inquinante ora c’è la fabbrica impalpabile del cinema. Che è fatta di sogni ma anche di costumi, fondali, artigianato, maestranze. Una scommessa realistica, un azzardo possibile. Ad opera non della destra del fare credere ma della sinistra del non fare scena. Enzo Costa
Corniwood
Repubblica Genova 26/02/10
tutti i diritti riservati
Repubblica Genova 26/02/10
tutti i diritti riservati
Nessun commento:
Posta un commento