Venerdì, la mediatrice culturale Mayela Barragànjz ha scritto con vibrante intensità di Margarita, la bimba dominicana uccisa dalle esalazioni di un braciere di fortuna. Ci ha fatto sentire il freddo nell'anima di una creatura cui manca il sole della sua terra, l'allegria di una bambina intelligente spenta dalla crudeltà di farle ripetere l'anno scolastico per i suoi disagi con l'italiano, lo strazio di una morte assurda voluta da un Dio spietato, la bellezza delicata e offesa di Margarita, e l'umanità immensa di lei, Mayela. Enzo Costa
"come un temporale senza tuoni / che giunge inavvertito e piega i fiori" (B.Andolfi)
Repubblica Genova 09/05/10
tutti i diritti riservati
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