"Scherzo (forse)". Concludevo così il mio lanternino di sabato, dedicato alle magnifiche sorti e radioattive dell'energia in Italia. Landa meravigliosa baciata dal sole che non ride, in cui gli annunci solenni alla Nazione sull'atomo rifulgente, da parte del Premier Papi e del ministro al Ristagno Economico e allo Sviluppo Abitativo in zona Colosseo, vanno germinando - sul territorio genovese - un fiorente indotto accademico in forma di master fiammanti e corsi scoppiettanti di Ingegneria nucleare solennemente annunciati dall'alacre preside Girdinio. Il fazioso satirico che è in me mi istigava a far le linguacce a quest'idea del Sapere come mero esecutore universitario delle supreme volontà del Potere: sbeffeggiamento che traducevo, fra l'altro, nell'annuncio della seguente, fantasiosa accoppiata di lezione e docente all'uranio arricchito: "Cernobyl, dov'era costui?" del professor Putin. Neppure il tempo di gongolare per la battutaccia che il mio coté serioso e responsabile (!?) mi metteva all'angolo: "Ma non ti sembra una semplificazione facile? Non ti pare che, con le vacche magre economiche che ci ruminano davanti, sia giusto che l'Università converta in conoscenza, formazione, lavoro le pur opinabili direttive governative? E non credi di esercitare la facoltà di irridere le scelte di questa e quella Facoltà in modo scontato, esagerato e quindi inefficace? Insomma: la lezione accademica su Cernobyl del professor Putin, banale e improbabile com'è, non fa ridere!". Un'auto-lavata di capo che dava frutti immediati: facevo seguire alla sullodata (anzi, sullordata) battuta, una postilla cautelativa: "Scherzo (forse)". Chiusura del mio lanternino di sabato ed incipit del mio intervento di oggi. Motivato, però, solo parzialmente dall'urgenza personale di narrare i travagli sottesi ai miei corsivi più o meno spassosi, e più abbondantemente da una circostanza sensazionale: proprio sabato, sfogliando Repubblica, nelle pagine nazionali propedeutiche al mio lanternino con chiusa prudenziale, trovo una notizia incredibile: il Presidente del Consiglio intendeva affidare a Vladimir Putin la lezione di apertura dell' "Università del Pensiero Liberale" creata dal Presidente del Consiglio medesimo a Lesmo, in Lombardia. Lo Zar della Russia postmoderna, reduce da una luminosa carriera nel Kgb, fresco di trionfi bellici nel Caucaso, forte di silenziamenti assortiti di giornalisti scomodi ed oppositori sgraditi, è omaggiato di una cattedra accademica in Liberalismo dal Monopolista dell'Etere primatista mondiale di Conflitto di Interessi. Sembra fantascienza ma è vero. Sembra satira ma è realtà. Così imparo a farmi scrupoli sulle mie battute: Putin libero docente dell'atomo è dietro l'angolo. Altro che "Scherzo (forse)"! Qui c'è una tristissima certezza: non siamo su "Scherzi a parte". Enzo Costa
Il docente Putin presenta il suo assistente
Repubblica Genova 03/05/10
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